Mutui a tasso variabile: sì al rimborso

Forse non tutti sanno che quando il tasso Euribor diventa negativo, le rate da pagare per estinguere il mutuo dovrebbero alleggerirsi. Seguendo l’andamento Euribor e la sua progressiva diminuzione, fino al risultato negativo, le banche devono far scendere i tassi.

Il tasso di un mutuo variabile si ottiene sommando due voci: lo spread, che risulta essere sempre uguale e viene deciso dalla banca a cui si chiede il prestito, e il parametro di indicizzazione (Euribor, così definito in Europa, è il più usato) che può essere soggetto a diminuzione e aumento e viene di fatto deciso dal mercato.

Nello specifico, lo spread non è altro che il ricarico deciso da ogni singola banca aggiunto al tasso di base come ricavo proprio. Il pensiero che sta dietro tale meccanismo è molto semplice e trova il suo fondamento nel commercio: il commerciante (ovvero la banca) acquista un prodotto (nel nostro caso il denaro) ad un determinato prezzo (definito come tasso di scambio interbancario) e lo rivende ai suoi clienti “gonfiato” di un tot (margine di guadagno). A differenza dello spread, che di fatto è una componente fissa e tale resta fino alla completa estinzione del mutuo, l’Euribor rappresenta la parte variabile del tasso.

A cosa stare attenti

Quando si contrae un mutuo a tasso variabile e si incorre in una situazione del genere è importante verificare alcune cose:

  • Che sul contratto stipulato con la banca risultino: tasso, spread e parametro di indicizzazione.

  • Controllare se vi sia un tasso floor, termine con il quale ci si riferisce al tasso minimo, ovvero la soglia al di sotto del quale il tasso di interesse non può scendere. Questo fattore, rappresentando una redditività minima per l’istituto di credito anche in presenza di un consistente ribasso dei tassi, è di notevole rilevanza.

Se questi elementi non sono presenti all’interno del contratto stretto con la banca, allora è possibile procedere con un reclamo.

Come procedere per fare un reclamo alla banca

L’accredito di quanto dovuto deve essere effettuato dalla banca in maniera spontanea, o almeno così dovrebbe essere. In questa situazione, per prima cosa è importante accertarsi della propria condizione e del diritto reale ad avere un rimborso.

Una volta valutato e accertato questo, si può procedere con la stesura di un documento in cui, per l’appunto, si richiede il maltolto. Nel caso in cui entro 30 giorni non dovesse giungere risposta, si potrà procedere attraverso le classiche vie ufficiali.