Ogni mese, la maggior parte delle famiglie deve fare i conti con le spese sostenute e cercare di fronteggiarle con i propri stipendi. Tuttavia, mentre per alcuni nuclei familiari questi sono abbastanza sufficienti, per altri invece non lo sono e si è costretti a sopportare dei sacrifici per affrontare qualsiasi tipo di imprevisto finanziario. Comunque, gli stipendi della pubblica amministrazione, pur distinguendosi nettamente tra le diverse categorie di lavoratori, rappresentano tra quelli più remunerativi.
Tuttavia, così come nel settore privato, anche in quello pubblico si è allargata la forbice, quindi la differenza, tra alcuni soggetti che raggiungono stipendi elevatissimi e hanno visto nel tempo anche un incremento graduale di questi ed altri soggetti che non solo posseggono una remunerazione discreta, ma hanno anche perso potere d'acquisto nel corso degli ultimi anni. Tuttavia, andiamo a conoscere quali dipendenti pubblici siano tra i primi e quali, invece, purtroppo, rientrano nella seconda categoria.
I paperoni della Pubblica Amministrazione
Lo stipendio in questo settore, naturalmente, tende a variare in base a diversi parametri: dal ruolo ricoperto nell'amministrazione alle responsabilità o doveri gravanti su un dipendente. Il cedolino più sostanzioso è quello che ricevono annualmente i dirigenti delle agenzie fiscali, attestandosi a circa 220.000 Euro in media. Non se la passano male neanche quelli di altri enti non economici (come quelli dell'INPS), i cui salari medi annui sono di poco inferiori, a circa 217.000 Euro.
Altri dirigenti di diversi ministeri si devono "accontentare", invece, di uno stipendio di poco inferiore ai 180.000 Euro annui. Se invece usciamo dalla categoria dirigenziale, i dipendenti più remunerati sono rappresentati da quelli di alcune agenzie nazionali indipendenti, come Agcom e Antitrust, che racimolano annualmente circa 74.000 Euro. Comunque, tutti questi soggetti, nel corso di questi anni, hanno visto, nonostante la crisi economica, un lieve incremento del loro salario, di circa il 7% medio.
I dipendenti pubblici meno fortunati
In questa particolare categoria, ad avere il cedolino meno sostanzioso è il personale tecnico delle scuole, il cosiddetto personale ATA, la cui busta paga si attesta intorno ai 22.000 Euro annui. Non fanno una vita da nababbi, considerando il rischio del mestiere, i rappresentanti delle forze dell'ordine. Qui troviamo i vigili del fuoco, non con ruoli dirigenziali, che guadagnano annualmente circa 31.000 Euro. Leggermente più sostanziosi sono gli stipendi dei rappresentanti di forze armate e vari corpi di polizia, che ottengono rispettivamente intorno ai 35.000 e 38.000 Euro annui.
In questo caso, comunque, contrariamente ai dirigenti statali, nel corso degli ultimi anni il potere di acquisto di tali categorie ha visto una regressione considerevole, arrivando a diminuire, in particolare per i semplici lavoratori e tecnici nelle scuole e nelle università, di oltre il 10%. Una differenza significativa rispetto, appunto, agli alti dirigenti di ministeri o enti economici.