Nell'ultimo periodo si parla sempre più spesso del motivo per cui Dubai viene considerato un paradiso fiscale. Le tasse non sono tante, gli obblighi da pagare sono di meno che in Italia. A tutto ciò si aggiunge anche un'atmosfera proficua per le nuove attività che vengono aperte praticamente ogni anno. Eppure… è tutto così semplice e roseo come potrebbe sembrare a una prima vista? Cerchiamo di capirlo.
Tassazione a Dubai: le cose da sapere
Sin da subito si può specificare che il sistema fiscale degli Emirati Arabi Uniti è solido e stabile, anche grazie alla creazione delle cosiddette Free Zone, pensate per favorire gli investitori provenienti dall'estero. Si tratta di speciali aree fiscali suddivise in vari settori e in diverse regolamentazioni, il cui obiettivo è offrire tanti vantaggi agli imprenditori esteri. Pertanto, Dubai si può davvero definire come un paradiso fiscale, specialmente se contrapposto ai sistemi fiscali dei Paesi in cui il sistema è molto complesso e macchinoso, tanto che un imprenditore viene costretto a rivolgersi a un professionista. Negli E.A.U. il sistema fiscale è rimasto immutato per tantissimi anni, anche perché la sua struttura è piuttosto chiara anche agli stranieri che vengono qui.
Come funziona il sistema fiscale a Dubai?
Ogni emirato dell'unione ha una propria autonomia decisionale per quel che riguarda la materia fiscale e quindi le regolamentazioni sono abbastanza variabili, ma hanno moltissime cose in comune. Per esempio, il sistema fiscale di Dubai include vari regimi fiscali speciali. Sono anche previste tante agevolazioni agli stranieri che arrivano sin qui per aprire una propria attività. Basti pensare che nel corso degli anni sono state previste più di 50 aree fiscali speciali con oltre 50 regole diverse a seconda del settore in cui si apre l'attività. "Difficile!" – potrebbe affermare qualcuno, se non fosse che tutte le regole sono piuttosto elementari e semplici da capire. Per avere una panoramica più completa è possibile informarsi qui: https://danielepescaraconsultancy.com/come-funziona-la-tassazione-a-dubai/.
Alcuni dettagli della tassazione a Dubai
Il Governo dell'emirato in cui è situata la città di Dubai ha stabilito che vengono soggette a imposte sul reddito unicamente le filiali di banche internazionali e le società che lavorano nel settore delle industrie petrolchimiche. Tuttavia, ciò non significa che le altre aziende non debbano pagare alcuna imposta. Come anche già è stato accennato, le regole per il pagamento delle tasse sono abbastanza variabili e specificarle qui sarebbe superfluo. Basti sapere che in relazione alla propria attività e a ciò che si desidera fare è possibile comunque avere varie agevolazioni e aprire un'azienda nel giro di qualche attimo.
Come funziona la tassazione nelle Free Zone a Dubai?
Si tratta di spazi situati in alcune aree fiscali (a Dubai ne sono state posizionate ben 20) nei quali è possibile ottenere degli importanti vantaggi. In particolare, non viene applicata la tassazione di alcun genere sul reddito della società o sulle eventuali plusvalenze. Non ci sono imposte sulle imprese oppure sul reddito personale ed è una possibilità garantita in un periodo che spazia dai 15 ai 50 anni, a seconda della zona. Vengono meno le restrizioni sui movimenti delle valute e i capitali investiti possono essere rimpatriati senza essere tassati. Lo Stato di Dubai, quindi, non mette il bastone tra le ruote agli imprenditori provenienti dall'estero, ma li favorisce chiedendo solo il pagamento di una licenza annuale utile per aprire il business a Dubai. Il prezzo della licenza è comunque variabile in relazione a numerosi fattori, tra cui la dimensione dell'azienda, il settore in cui opera e così via. Una cifra media per la licenza è pari a circa 20 mila euro.
Le imposte sulle vendite a Dubai
Nel 2018 le autorità di Dubai hanno deciso d'introdurre un'imposta al 5% sulle vendite, per molti versi simile alla nostra IVA. Tuttavia, dalla tassazione sono stati esclusi i prodotti alimentari, gli articoli dell'assistenza sanitaria e quelli del campo dell'istruzione. Nelle Free Zone l'imposta in questione viene pagata solo sul fatturato locale oppure se si superassero i 100 mila dollari di guadagno nell'arco di un anno.