Tutto sui finanziamenti alle start up

In questo periodo di crisi, in molti scelgono di avviare un proprio business, magari puntando su una idea innovativa che gira nella propria testa da anni.

Se avete l'idea giusta, la vostra startup potrebbe decollare in poco tempo. Ciò che serve all'inizio però, anche per il mero affitto dell'ufficio da dove gestire il tutto, è un finanziamento.

I finanziamenti ordinari sono chiaramente quelle forme di prestito che arrivano da istituti tradizionali quali le banche o istituti di credito. Questa forma di sostentamento è la più utilizzata anche perché sopratutto nelle prime fasi, la vostra azienda avrà bisogno di fondi non solo per le spese di avvio ma anche per la gestione, i profitti arriveranno in un secondo momento.

Naturalmente per accedere a questo credito si dovranno fornire garanzie appropriate: parliamo di pegni o ipoteche e/o di qualcuno che vi faccia da garante.

E poi ci sono gli interessi.

Se gli ostacoli non sono un problema, avrete da scegliere tra varie opzioni: sconti di effetti, factoring, oppure leasing, mutui…  Le stesse operazioni che si svolgono per esempio per acquistare un'auto o per la ristrutturazione del bagno a Roma o il proprio appartamento.

Le altre forme di finanziamento

Ci sono anche altri modi di ottenere un finanziamento, rivolgendosi a strutture pubbliche. I contributi a fondo perduto, ad esempio, vengono elargiti sia se vi sono beni immateriali da mettere in gioco, parliamo di brevetti, attività di consulenza, siti internet etc, che beni materiali, quindi locali, ma anche macchinari. Naturalmente il lato positivo di questo fondi è che, nel caso in cui il progetto dovesse fallire, non dovrebbero essere restituiti. E' quindi una scelta da tenere particolarmente in considerazione. Ma non l'unica: vi sono anche i finanziamenti agevolati, che abbattono una percentuale consistente degli interessi, che non si cumulano col tempo. Infine vi sono gli interventi in conto garanzia, cioè lo stato vi farà da garante per l'80% del prestito ottenuto da una banca, una agevolazione non da poco.

Il capitale di rischio

Il capitale di rischio invece è un capitale fornito da una società esterna, una venture capital ad esempio, che partecipa alle spese dell'azienda a cambio di partecipazione e percentuale sugli utili. In Italia questa forma di co-partecipazione non è molto sfruttata, ma se trovate la società propensa a sostenervi può essere una valida alternativa ad un finanziamento.

Le agevolazioni

Infine bisogna menzionare una buona opportunità di incentivo, ossia le agevolazioni. Queste sono  varie perché erogate da molti organismi: a livello europeo, nazionale, regionale, provinciale..  Va da sé che per partecipare a questo tipo di incentivi, l'azienda deve avere dei requisiti precisi, è bene dunque ragionare su questo tipo di facilitazione in un secondo momento rispetto all'avvio della vostra start up.