Borsa: quali sono gli elementi da valutare quando si investe nei titoli azionari?

Nell’ultimo decennio, le modalità di investimento dei risparmiatori italiani sono radicalmente cambiate. Se un tempo, infatti, l’asset prediletto era quello obbligazionario, con i titoli del debito sovrano nettamente in vetta alle preferenze, oggi, a causa dei rendimenti infimi presenti in questo comparto, sono acquistate in misura decisamente minoritaria. E qualora si decide di accedervi, la modalità preferita è quella dei fondi comuni di investimento, dove si spera, grazie all’abilità di un gestore professionale, di ottenere dei rendimenti grazie alla diversificazione dei titoli. Di fatto, pochissime persone decidono di investire in un singolo titolo obbligazionario di un emittente.

 

Azioni, un asset sempre più prediletto dai risparmiatori

Per ottenere un profitto maggiore, di conseguenza, i risparmiatori hanno dovuto, spesso giocoforza, allocare una parte dei propri risparmi in asset “più rischiosi”, ma in grado di fornire, potenzialmente, un rendimento ben maggiore. In tal senso, il mercato azionario, l’asset più famoso al mondo, fornisce un canale d’accesso privilegiato per i risparmiatori, anche perché, a differenza – ad esempio – di altri mercati molto in voga negli ultimi anni come ETF e Forex, ha una storicità secolare.

Ed anche in Italia, la presenza della Borsa di Milano è nota alla grandissima maggioranza dei cittadini, grazie anche ai costanti aggiornamenti che vengono forniti nei telegiornali nazionali. Ma se un tempo, di fatto, l’unica voce era quella di Everardo Della Noce, che curava il collegamento da Piazza Affari per i telegiornali delle reti RAI, oggi, grazie soprattutto ad Internet, gli investitori possono accedere ad un’elevata mole di informazioni in ambito borsistico.

Nella grande rete telematica, però, è buona norma scegliere con accuratezza le fonti alle quali accedere per ottenere delle adeguate ed esaustive informazioni, in modo da poter allocare una parte delle proprie risorse nei mercati azionari. Giocare borsa guide, ad esempio, rappresentano un utile supporto per chi decide di approcciare al mercato azionario per la prima volta, oppure, pur già frequentandolo, preferisce approfondire le tante tematiche presenti in questo famosissimo asset finanziario.

D’altro canto, pur rappresentando indubbiamente uno strumento finanziario più rischioso del mondo obbligazionario, investire in Borsa può fornire, specie in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, ovvero superiore ai cinque anni, dei rendimenti indubbiamente più competitivi. Tuttavia, è buona norma diversificare la scelta dei titoli, evitando di acquistare titoli di un unico emittente o riconducibili ad un unico comparto industriale.

 

Investire in Borsa: attenzione alla fuga di notizie

Ad esempio, investire in Borsa nel solo comparto automobilistico, pur acquisendo titoli di emittenti diversi, espone l’investitore all’andamento di un unico mercato. Ed in caso di una flessione del settore, il valore complessivo delle somme investite potrebbe essere eroso significativamente. Meglio, di conseguenza, investire in titoli di comparti diversi, onde attenuare i rischi sopra esposti. Un fattore molte importante per i trader dei mercati azionari è il cosiddetto “timing”, ovvero il momento maggiormente opportuno per effettuare operazioni di compravendita negli stessi. Gli esperti, solitamente, si affidano a due tipi di analisi differenti, che ben miscelate possono fornire un ottimo supporto per il trader: analisi fondamentale e tecnica.

Il valore di un titolo azionario è variabile in base ad elementi concreti, come, ad esempio, il bilancio di una società quotata, e alle notizie e rumors che coinvolgono quest’ultima. Un caso molto eclatante, in tal senso, la Borsa Italiana l’ha vissuto nell’estate del 2018, quando la Juventus decise di acquistare Cristiano Ronaldo.

Nelle settimane precedenti all’acquisto del fuoriclasse portoghese, il titolo Juventus è schizzato alle stelle, venendo anche sospeso per eccesso di rialzo. Le fughe di notizie, però, possono essere foriere anche di notizie fasulle. Volgendo lo sguardo sempre in casa Juventus, la scorsa estate è stata contrassegnata da alcuni rumors che volevano Guardiola sulla panchina bianconera. Una notizia che, seppur smentita a più riprese dal diretto interessato, ha innescato un piccolo rally sul titolo azionario dei bianconeri, per poi ripiegare nei giorni precedenti all’ufficializzazione di Sarri.